La semiotica tra scienza e filosofia. Una duplicità epistemologica strategica * - Archive ouverte HAL Accéder directement au contenu
Article Dans Une Revue Estudos Semióticos Année : 2023

Semiotics between science and philosophy. A strategic epistemological duplicity *

La semiotica tra scienza e filosofia. Una duplicità epistemologica strategica *

Résumé

Semiotics has a complex and delicate epistemological position: ascribed to the ranks of the language sciences, or sometimes to the information and communication sciences, it often emerges as a discipline with philosophical accents or pretensions, even though for some it should limit itself to an ancillary role, offering itself as a pure methodological contribution to other disciplines. The “disproportionate” contributions of semiotics - overflowing in its themes and overly sophisticated and jargonistic in its argumentations - may suggest the idea of finally renouncing the institutionalization of an autonomous discipline; on the other hand, it is believed that the task of considering all languages and their intertwined uses would be excessive in itself. This renunciation would favor the recognition of the semiotic as an anthropological domain of symbolic mediations, a domain that can be approached from different classical disciplinary perspectives, or at least from those that are better able to specify their object and the limits of their descriptive pertinences. In this contribution, we seek to propose some arguments for moving in an opposite direction, in order to reaffirm the project of semiotics as a sui generis discipline that seeks to articulate philosophy and science from a specific angle, that by which a semiotic critique of thought should articulate with a critical thinking of mediations
La semiotica ha una posizione epistemologica complessa e delicata: ascritta al novero delle scienze del linguaggio, o talora alle scienze dell'informazione e della comunicazione, emerge spesso come una disciplina con accenti o pretese filosofiche, anche se per alcuni dovrebbe limitarsi a un ruolo ancillare, offrendosi come puro apporto metodologico per altre discipline. I contributi "sproporzionati" della semiotica-debordanti nei temi e troppo sofisticati e gergali nelle argomentazioni-possono suggerire l'idea di rinunciare infine all'istituzionalizzazione di una disciplina autonoma; d'altra parte, si ritiene che il compito di prendere in considerazione tutti i linguaggi e i loro usi intrecciati sarebbe di per sé eccessivo. Questa rinuncia favorirebbe il riconoscimento del semiotico come dominio antropologico delle mediazioni simboliche, un dominio che può essere affrontato da diverse prospettive disciplinari classiche, o almeno da quelle che sono in grado di specificare meglio il loro oggetto e i limiti delle loro pertinenze descrittive. In questo contributo, cerchiamo di proporre alcuni argomenti per muoversi in una direzione opposta, al fine di riaffermare il progetto della semiotica come disciplina sui generis che cerca di articolare la filosofia e la scienza da una specifica angolatura, quella per cui una critica semiotica del pensiero dovrebbe articolarsi con un pensiero critico delle mediazioni.
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hal-04387705 , version 1 (13-01-2024)

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Citer

Pierluigi Basso Fossali. La semiotica tra scienza e filosofia. Una duplicità epistemologica strategica *. Estudos Semióticos, 2023, 19 (3), pp.99-121. ⟨10.11606/issn.1980-4016.esse.2023.214894⟩. ⟨hal-04387705⟩
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