Il rischio situato. Il caso del Vesuvio
Résumé
In questa comunicazione presenterò i primi risultati di una ricerca attualmente in corso sul rischio e il Vesuvio. Essa è realizzata all’interno di un programma europeo intitolato “Ambiente e rischio”, promosso dalla Fondazione Europea delle Scienze e vuole valutare l’importanza dei meccanismi culturali nella costruzione quotidiana del rischio. La presa in conto di questo livello di analisi è stata sollecitata dalle cosiddette scienze dure. Il rischio non può essere isolato in quanto problema tecnico e la sua polisemia è chiara se si considerano i diversi soggetti implicati. Nel caso da noi studiato, l’oggetto rivela tutta la sua complessità. Come è noto, nel corso di quest’ultimo secolo, dopo una prima fase d’azione effusiva all’origine di tre colate laviche che hanno raggiunto l’abitato di Boscotrecase nel 1906, di Terzigno nel 1929 e di S. Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma nel 1944, il Vesuvio conosce una fase di quiescenza. I vulcanologi l’interpretano come uno stato di riposo all’interno di un lungo ciclo fatto di distruzioni e morti, e mettono in guardia dal pericolo di una futura violenta eruzione simile a quella del 1631. Di fronte a questa possibile catastrofe, gli esperti si chiedono come modificare gli atteggiamenti e i comportamenti dei locali, che appaiono razionalmente incompatibili con le conseguenze che potrebbero derivarne. L’educazione al rischio appare una risposta logica. Ma su quali basi articolarla ? Il rischio per gli esperti è definito attraverso dei principi oggettivati e calcolati. I vesuviani sanno di vivere su una terra a rischio, ma a quale tipo di rischio si riferiscono? Quello probabilistico degli esperti ? Quello della memoria degli anziani? Quello che lo considera uno dei possibili pericoli attuali? Per rispondere a queste questioni, abbiamo deciso di prendere in considerazione quattro soggetti (esperti, popolazione, politici e mass-media) e stiamo ricostruendo il passaggio da una concezione tradizionale ad una contemporanea del rischio.