Artisti e letterati stranieri a Roma nell’Ottocento: strutture, pratiche e descrizioni della sociabilità - Archive ouverte HAL Accéder directement au contenu
Article Dans Une Revue Memoria e Ricerca, Rivista di storia contemporanea Année : 2014

The Social Life of Foreign Artists and Writers in Nineteenth Century Rome: Structures, Practices and Depictions

Artisti e letterati stranieri a Roma nell’Ottocento: strutture, pratiche e descrizioni della sociabilità

Résumé

« Whoever has no other ties in life should come and live in Rome. There they will find, for society, a land that nurtures reflection », writes Chateaubriand in his letter to Fontanes in 1804. Beyond the Romantic topos of Rome as a place of seclusion, as an intimate setting for poetic meditations, beyond the deep-rooted liberal tradition of anti-Roman feelings and the indifference of Italian historiographers to Roman sociability, more recent studies, from the 1990ies on, have underlined the necessity not to restrict the cultural life of such a cosmopolitan city to writers and foreign artists, bringing to light the constant exchanges between the ruling classes, the patriarchate and international elites. Through the study of individual cases, this article examines the intellectual and aesthetic vitality which characterized cultural institutions (such as academies and universities) as well as more informal meeting places (such as salons and cafés), and focuses on the slow transition from an aristocratic social life to a bourgeois sociability, in the European context of the extension of travels and tourism to a wider public
«Chiunque non abbia più legami nella vita deve venire a vivere a Roma. Là troverà per compagnia una terra che alimenterà le sue riflessioni», scrive Chateaubriand nella sua lettera a Fontanes del 1804. Superando il topos romantico delle notturne solitudini di Roma (topos di una città-paesaggio più che società viva, di uno spazio propizio all’intima poesia dell’io), superando anche la persistente tradizione critica di stampo liberale ed il marcato disinteresse, fino agli anni 1990, della storiografia italiana per la sociabilità romana, gli studi più recenti hanno sottolineato la necessità di non restringere l’animazione culturale di questa città cosmopolitica ai soli gruppi di scrittori o aristiti stranieri, e hanno dimostrato la porosità tra ceti di governo, patriziato romano ed élites internazionali. Il presente contributo mette in luce, attraverso alcuni percorsi individuali, il clima di effervescenza intellettuale ed estetica che caratterizza i luoghi d’incontro istituzionalizzati (accademie, università) e gli spazi informali di sociabilità (salotti, conversazioni), e ripercorre la lenta transizione da una sociabilità nobiliare di tipo aristocratico verso una sociabilità di tipo borghese, nel contesto europeo di un’estensione dei viaggi e del turismo a nuovi ceti della popolazione.

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Histoire
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Dates et versions

hal-02433167 , version 1 (08-01-2020)

Identifiants

  • HAL Id : hal-02433167 , version 1

Citer

Pierre Musitelli. Artisti e letterati stranieri a Roma nell’Ottocento: strutture, pratiche e descrizioni della sociabilità. Memoria e Ricerca, Rivista di storia contemporanea, 2014, Viaggiatori europei e incontri culturali nelle città italiane dell’Ottocento, 2014/2, pp.27-44. ⟨hal-02433167⟩
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