Scopo del saggio è quello di analizzare i discorsi sul potere e le forme di legittimazione del potere presenti in quel variegato ventaglio di tipologie testuali rappresentato dalle raccolte di prediche a stampa. Libri intitolati Panegirici, Quaresimali, Avvento e altre prediche insigni, come ad esempio le orazioni pronunciate in occasione di funerali o nascite dei sovrani, costituirono un importante settore della editoria religiosa in tutte le principali città degli antichi stati italiani e innanzi tutto a Venezia, Napoli e Roma. Essi facevano parte di quel genere di manuali e altri libri ‘pratici’ che molto spesso portavano nel sottotitolo la dizione «per utile e profitto de' sacerdoti», libri cioè destinati, nelle intenzioni e nelle finalità dei loro stessi autori, tutti provenienti dalle fila degli Ordini regolari, ad offrire un supporto didattico per i parroci in specie per l’esercizio dell’ufficio della predicazione e in quanto tali destinati, quindi, a un’ampia circolazione dei loro contenuti. Si fa in particolare luce sui profili di alcuni predicatori particolarmente attivi sul mercato editoriale e sui pulpiti delle principale città dei domini spagnoli in Italia (Giacomo Lubrano, Luigi Giuglaris, Gregorio Mastrilli, Francesco Zuccarone, Andrea Mastelloni, Francesco De Geronimo), sulla loro rete di relazioni sociali, sulle pratiche e modalità di persuasione utilizzate, sulle tematiche che essi affrontarono specie in relazione alla educazione dei nobili, la legittimazione del potere e della ideologia di certe frange della nobiltà.