Neandertal selective hunting of roe deer? The example of Riparo Tagliente levels 35-36 (MIS 3-4, Italy)
Caccia selettiva al capriolo da parte dei Neandertal? L'esempio dei livelli 35-36 di Riparo Tagliente (MIS 3-4, Italia)
Résumé
In southwestern Europe, during the Upper Pleistocene, a monospecific hunting strategy was a behaviour highlighted, in particular for medium and large-sized ungulates. However, the specific prey selection of small-sized ungulates was less common, especially for Neandertal groups. The revision of the faunal assemblage of two Mousterian levels with a zooarchaeological and taphonomic approach shows how roe deer species dominates the faunal spectrum of Riparo Tagliente (Italy). Riparo Tagliente is a rock shelter located in the Venetian Pre Alps, discovered in 1958 and excavated from the 1960s. Our taphonomic results indicates that the accumulation is almost exclusively anthropogenic. An intensive exploitation of the carcasses, with all the butchery steps of the chaîne opératoire, especially the systematic marrow recovery, even for the part less marrow quantity such as phalanges, is identified. The presence of foetal or new-born remains might indicates, at least, spring occupations. The Neandertal groups had a selective hunting strategy of roe deer and selective transport of the best part of other animal carcasses such as moose, red deer, bison or horse. The subsistence strategy shows a repetitive pattern along the sequence where the Neandertal prey selection was rather focus on a low-ranked species (in term of cost-returns). Therefore, the intense exploitation of roe deer, the high degree of the anthropogenic bone breakage, and the presence of infantile individuals could be indicative of nutritional stress episodes suffered by those Neanderthals that dwelled Riparo Tagliente at the beginning of MIS3. SUBSILIENCE project investigates how this causes affected their final decline.
Nell'Europa sud-occidentale, durante il Pleistocene superiore, una strategia di caccia monospecifica era un comportamento evidenziato, in particolare per gli ungulati di medie e grandi dimensioni. Tuttavia, la selezione specifica delle prede di ungulati di piccole dimensioni era meno comune, soprattutto per i gruppi di Neandertal. La revisione dell'assemblaggio faunistico di due livelli musteriani con un approccio zooarcheologico e tafonomico mostra come le specie di capriolo dominino lo spettro faunistico di Riparo Tagliente (Italia). Riparo Tagliente è un riparo situato nelle Prealpi Venete, scoperto nel 1958 e scavato a partire dagli anni '60. I nostri risultati tafonomici indicano che l'accumulo è quasi esclusivamente antropico.
Si identifica uno sfruttamento intensivo delle carcasse, con tutte le tappe di macellazione della chaîne opératoire, in particolare il recupero sistematico del midollo, anche per la parte meno quantitativamente midollosa come le falangi. La presenza di resti fetali o neonati potrebbe indicare, almeno, occupazioni primaverili. I gruppi di Neandertal avevano una strategia di caccia selettiva al capriolo e di trasporto selettivo della parte migliore delle carcasse di altri animali come alci, cervi, bisonti o cavalli. La strategia di sussistenza mostra un modello ripetitivo lungo la sequenza in cui la selezione delle prede dei Neandertal era piuttosto concentrata su una specie di basso rango (in termini di costo-rendimento). Pertanto, l'intenso sfruttamento del capriolo, l'alto grado di rottura ossea antropogenica e la presenza di individui infantili potrebbero essere indicativi di episodi di stress nutrizionale sofferti da quei Neanderthal che abitavano Riparo Tagliente all'inizio del MIS3. Il progetto SUBSILIENCE indaga su come queste cause abbiano influito sul loro declino finale