«Come i padri nei confronti dei figli». Sui «giuramenti solenni» tra Cartaginesi e Fenici (Hdt. III 19) - Archive ouverte HAL Accéder directement au contenu
Chapitre D'ouvrage Année : 2018

«Come i padri nei confronti dei figli». Sui «giuramenti solenni» tra Cartaginesi e Fenici (Hdt. III 19)

Résumé

A passage of the third book of Herodotus’ Histories mentions the parental bond between Carthaginians and Phoenicians of the motherland, sealed by «big oaths», dating back to the time of the foundation of Carthage. Scholars have often interpreted this evidence as a projection on the Phoenician-Punic world of a connection that used to link Greek colonists to their motherland. However, a closer look at the documentation reveals the profound solidarity between the Phoenicians of the East and those of the West. Furthermore, the comparison with the «covenants» between Thereans and Cyrenaeans stipulated at the time of the foundation of Cyrene and conserved on the so-called «Stele of the Founders», allows for a better understanding of the nature of biological and cultural relationships between colonies and mother cities, whose cohesion and solidarity were assured by the binding force of the oath.
Il terzo libro delle Storie di Erodoto si apre con la spedizione di Cambise in Egitto, successore di Ciro il Grande, i cui eccessi e l'agire turbolento lo storico iscrive nel tempo e nello spazio 1. Le rive del Nilo costituiscono un obiettivo esageratamente ambizioso per il Persiano che progetta addirittura di estendere il suo dominio al di là di questo territorio per costruire un impero senza frontiere, imprimendo una straordinaria accelerazione alla sua azione, fino all'epilogo della vicenda che lo porterà persino ad infliggersi una ferita mortale 2. Incontenibile, crudele, incline alla violenza e alla follia, e persino sacrilego e irrispettoso delle "cose sacre" e delle norme (III 38), Cambise è il paradigma del cattivo sovrano, fuorilegge, prigioniero del suo stesso potere che si trasforma, nelle sue mani, in uno strumento di oppressione e arbitrio. La sua parabola storica è funzionale ad Erodoto per riflettere sulle conseguenze della conquista e sui rischi che l'aspirazione a un dominio universale, volto a mettere insieme territori profondamente diversi e abitati da genti con usi e costumi differenti, porta con sé 3. Proprio la conquista dell'Egitto da parte di Cambise fa da cornice a questa nostra riflessione incentrata sul ruolo dei Fenici nel progetto del sovrano persiano e su come il loro legame con Cartagine abbia costituito di fatto un argine alla sua furia espansionistica. Erodoto insiste sul fatto che la campagna avviata da Cambise ebbe origine (αὕτη ἡ αἰτίη ἐγγενομέν : III 1, 5) da un moto di collera del sovrano. Egli, infatti, desideroso di sposare la figlia del faraone Amasi, si sentì ridicolizzato, poiché al posto della fanciulla, il sovrano egiziano inviò la figlia di Apries, suo predecessore: allora, precisa Erodoto, «Cambise figlio di Ciro gravemente irritato portò la guerra contro l'Egitto» (ἤγαγε Καμβύσεα τὸν Κύρου μεγάλως θυμωθέντα ἐπ᾽ Αἴγυπτον). Vittima delle sue

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Citer

Daniela Bonanno, Corinne Bonnet. «Come i padri nei confronti dei figli». Sui «giuramenti solenni» tra Cartaginesi e Fenici (Hdt. III 19). Intrieri, Maria. Koinonia. Studi di storia antica offerti a Giovanna de Sensi Sestito, 11, Bretschneider Giorgio, pp.331-354, 2018, Historica, 978-88-7689-304-9. ⟨hal-02171426⟩
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