La presa di Cartagine e la conquista del Nord Africa da parte di Roma costituiscono un momento di rottura fondamentale che produce importanti cambiamenti in ambito politico-amministrativo, socio-culturale e nella cultura artistica e materiale. Le stele votive costituiscono una classe di materiali privilegiata per indagare tali trasformazioni poiché forniscono una serie informazioni su ciascuno di questi ambiti. L’articolo si propone di esaminare i principali elementi di continuità e innovazione che si percepiscono tra le stele dedicate a Baal Hammon e Tinnit in fase punica e quelle dedicate a Saturno, con cui il Baal cartaginese è “identificato”, in età romana.