Riflessioni sul senso del luogo
Résumé
Gillian Rose (2001) sostiene che il senso di appartenenza ad un luogo da parte di una comunità possa svilupparsi a scale diverse: locale, regionale, nazionale e globale. Alcuni luoghi però, incorporano tutte queste scale e acquistano un senso diverso a seconda della particolare prospettiva di chi guarda.
La piazza Jamaa al Fna di Marrakech è uno di questi luoghi. Ad essa, infatti, sono rivolte non solo le attenzioni dei cittadini di Marrakech, ma anche dei marocchini in generale, degli stranieri in vacanza nella città e soprattutto della comunità internazionale.
Nel giugno 2001 questa piazza è stata nominata dall’UNESCO Patrimonio Immateriale e Orale dell’Umanità, in seguito alla sua candidatura proposta nel 1997 dallo scrittore spagnolo Juan Goytisolo. Questo perché in essa si radunano quotidianamente cantastorie, incantatori di serpenti, saltimbanchi, musicisti, teatranti, dottori, erboristi, astronomi e chiromanti: tutti elementi che ne determinano la sua unicità, in modo particolare agli occhi degli stranieri.
Ma è proprio l’intersezione tra i diversi modi di ‘leggere’ Jamaa al Fna che ci pone di fronte ad alcune domande di particolare significato: ha Jamaa al Fna sempre rivestito un ruolo cruciale nella definizione dell’identità nazionale del Marocco? E’ sempre stata oggetto di attenzione da parte di europei e marocchini, o piuttosto la percezione di questo luogo è il frutto di una serie di dinamiche che si sono sviluppate nel corso del tempo? Quali discorsi hanno forgiato il suo senso e il suo significato? Quali dialettiche sono entrate in gioco e, soprattutto, è possibile individuare un discorso dominante che sia riuscito a prevalere sugli altri in questa disputa?
Domaines
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